Che cos’è la sociolinguistica e a cosa serve conoscerla

Abbiamo visto, nell’articolo Chi è Ulrich Ammon?, che Ulrich Ammon, professore emerito dell’Università di Duisburg Essen morto nel 2019 all’età di 76 anni, era un sociolinguista e si è occupato del pluricentrismo del tedesco.

A questo punto potresti chiederti:

Che cos’è la sociolinguistica? E a cosa serve conoscerla?

Se continui a leggermi lo scoprirai.

Che cos’è la sociolinguistica?

Se vuoi una definizione formale e approfondita di che cos’è la sociolinguistica, ti conviene andare nella tua biblioteca universitaria e cercare la rivista SociolinguisticaUlrich Ammon era uno dei direttori scientifici di quella rivista.

Se invece vuoi una definizione più terra terra, allora contina a leggere.

Ok, Chiara. Ma rispondi alla domanda qui sopra? Intendo la domanda “mi spieghi in modo molto sintetico che cos’è la sociolinguistica e a che cosa mi serve conoscerla?”

Bene. Eccoti accontentato.

La sociolinguistica è un ambito della linguistica che studia come la lingua viene utilizzata dalle diverse classi sociali.

Perché vedi… potrà sembrare ovvio che la lingua utilizzata da un bambino sia diversa da quella utilizzata da un adulto. Ma l’utilizzo di un registro linguistico piuttosto che un altro non è una cosa così ovvia.

Dipende dal contesto in cui ti trovi.

Dipende dalla tua età.

Dipende da ciò che hai studiato.

Dipende dal luogo in cui sei nato.

E dipende anche da ciò in cui credi. Perché attraverso la lingua esprimiamo anche la nostra appartenenza ad un gruppo di pari.

E quindi…

Se sei un poliziotto, attraverso il modo di scrivere e di parlare di una persona sei in grado di capire se qualcuno sta commettendo dei reati e gli eventuali membri della gang.

Se sei unƏ recruiter puoi capire fin da subito se:

  1. chi si candida è adatto all’azienda;
  2. il candidatƏ è all’altezza della mansione che gli si vuole attribuire;
  3. il candidatƏ ha commesso dei reati.

E anche quali sono le sue opportunità di carriera all’interno dell’azienda.

Se sei un imprenditorƏ digitale, sei in grado di riconoscere gli attacchi informatici alla tua azienda.

Se sei unƏ hacker etico in cerca di lavoro puoi scrivere dei testi sufficientemente realistici per i tuoi pentest. (Se scrivi un virus per fare una simulazione con un’azienda devi anche essere in grado di convincere i collaboratori dell’azienda ad aprire e installare il virus).

E se sei unƏ marketer sei nelle condizioni di adattarti meglio al tuo target, il tuo pubblico.

Va bene, Chiara. Ma questa è tutta robaccia teorica… A me che cosa ne viene in tasca?

Ne viene tanta roba. Perché – indipendentemente dalla lingua (o meglio: dal codice) che usi – sei in grado di adattarti al meglio alle varie situazioni comunicative.

Quindi, se cerchi un lavoro, conosci un po’ di sociolinguistica e fai attenzione ai dettagli, sei in grado di trovare più facilmente un lavoro.

NOTA che qui voglio calcare la mano sul “trovare più facilmente un lavoro”. Perché nonostante tutto nemmeno studiare la sociolinguistica e utilizzare testi in tedesco scritti da tedeschi per i tedeschi ti danno la bacchetta magica per risolvere i tuoi problemi.

Tutto dipende anche dal modo in cui ti poni e da come vieni percepito anche dai recruiter.

Chiara, ma è una cosa ovvia…

Purtroppo so che non lo è. Perché pochi sono consapevoli del fatto che comunichiamo in ogni istante della nostra vita. Anche con l’atteggiamento e i nostri vestiti.

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